IC Card. Branda Castiglioni

IC Card. Branda Castiglioni

Castiglione Olona (VA)

XI Edizione Laboratorio MAP

Mostra di arte contemporanea

Scuola secondaria I grado Castiglione Olona – Laboratorio MAP / Claudio Citterio (CdA)

CON PASSO

Inaugurazione sabato 10 giugno ore 11

Chiesa di Villa / Museo MAP Castiglione Olona – VA

STATEMENT DELLA MOSTRA

Trovare l’assoluto nella semplicità dei gesti o delle cose, svelare caratteristiche nuove ma che sono sempre state lì – si sviluppa il pensare visivo: l’immagine – disegnare la luce o l’ombra con un graffio di graffito ma invisibile.
Chimi, Lamuna, Nili, Vibi, Ridinest, Rori

Il 10 giugno 2023 si terrà l’inaugurazione dell’undicesima edizione del laboratorio MAP presso la Chiesa di Villa di Castiglione Olona a cui è dedicata interamente la nuova mostra di arte contemporanea ideata e gestita per il terzo anno consecutivo dall’artista Claudio Citterio in collaborazione con la professoressa Cinzia Guidali e il supporto di Giorgio Bonafè. Noi giovanissimi della scuola secondaria Cardinal Branda Castiglioni, guidati dalla curiosità e dalla disponibilità verso il fare e lo sperimentare, abbiamo scelto di partecipare al laboratorio MAP, un’attività artistica della scuola a cui hanno preso parte non solo studenti degli anni precedenti ma anche nuovi arrivati, interessati all’esperienza del Laboratorio MAP, storica attività ideata nel 2011 dal dirigente Saverio Lucio Lomurno, Giorgio Bonafè con la ditta Mazzucchelli nella figura di Silvia Orsi e il sindaco Gianfranco Frigeri e che ha visto negli anni l’intervento di diversi artisti.

L’attività degli ultimi tre anni è stata realizzata da Citterio e si è basata sull’appartenenza dell’artista a quel clima e attitudine chiamata Casa degli Artisti a cui appartiene dal 1998 e fondata da Fabro de Sanna nel 1978 “un fare per l’arte ed un modus operandi che apre possibilità piuttosto che curare capacità meccaniche o tecniche e che guida averso la forma e l’immagine”.

Da qui ci troviamo a fare un passo nella semplicità dei gesti, dei segni, delle superfici o degli spazi, in cui noi giovani partecipanti abbiamo cercato di sfruttare le caratteristiche piegando, accartocciando, tagliando e tendendo, alla ricerca di giochi di luce e di ombra, effetti che, sono stati resi tracciando mediante un’incisione ovvero con graffiti, tecnica relativa al segno e non ai disegni murari caratterizzata dal colore spray. Dallo studio di luce ed ombra, dalla tecnica del graffio e delle caratteristiche della Chiesa di Villa sono nate le due opere principali di questa edizione, frutto del progetto Lab MAP “Passo” “Compasso” che vedono come protagonista della loro creazione il passo di San Cristoforo che porta sulle spalle Gesù bambino, nonché allegoria del peso del mondo e del passaggio. Con questo senso ecco lo strumento che abbiamo utilizzato: il compasso (quello nell’astuccio) che grazie alla sua punta sottile ha permesso di realizzare i raggi di luce riflessi sul materiale -esattamente come accadeva sulla pellicola trasparente da cucina tesa- e l’ombra resa da tratti sovrapposti più o meno volte a seconda dell’intensità di una ombra a strati di pezzi di carta. Inoltre, contemporaneamente all’inaugurazione della mostra di arte contemporanea presso la Chiesa di Villa, che per altro sarà accompagnata da canti eseguiti dagli studenti sempre sul tema del passo, verrà riaperta e riallestita l’esposizione delle opere degli anni precedenti (“Latenza immediata” e “Di mostra corrente”) presso il sottopalco e palco del Museo MAP.

Nicole Guidali

Nota sull’artista ospite del Lab MAP ’21/’22/‘23

Claudio Citterio (1975, Varese) si forma a Milano e diventa uno dei promotori di quel fulcro di ricerca dell’arte contemporanea, voluto e condiviso da Luciano Fabro e da Jole de Sanna che è chiamato e conosciuto in tutto il mondo come “Casa degli Artisti”.Il suo lavoro “verte su due esperienze di coscienza: quella dell’opera come atto necessario e quella di storia come linea ininterrotta dell’idea attraverso le opere”. È da queste due “istanze generative ma non sovrapponibili” che Claudio Citterio sviluppa il proprio modo di agire. Il suo lavoro pone in essere uno sfasamento del consueto percorso comprensivo/percettivo capace di innescare un’inaspettata concatenazione sillogistica tra l’opera, la percezione di essa e lo spettatore in quanto presenza attiva. Luciano Fabro ha detto che nelle opere di Claudio Citterio c’é un riflesso delle opere di Francesco Lo Savio. Come Lo Savio, anche Citterio adotta dei dispositivi. Dispositivi che per Citterio svelano il “luogo” in cui si trovano, mentre per Lo Savio generano lo “spazio”. Questa differenza evidenzia la riflessione che Citterio propone fin dagli anni ‘90, e mostra quanto il suo lavoro sia partecipe del cambiamento che proprio da quegli anni è avvenuto nell’arte, in sintesi una sorta di passaggio da “spazio” a “luogo”.

(CdA non è un edificio né la sua vecchia sede – ma il nome di un modo dell’arte e del fare “Opera mostra pensiero” giunto al suo 45° anno di attività e sviluppo – Si veda www.casadegliartistimilano.it )

Locandina

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Programma MAP23

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